Formai alla Piastra

Latteria Lentiai - Formai alla Piastra

Era l'ormai lontano 1996, quando abbiamo iniziato a produrre il formaggio Colderù da piastra.

La cui storia merita di essere raccontata.

Sono periodi difficili, il mercato non tira e il formaggio fresco in deposito è tanto, troppo! Al mancato guadagno si accompagnano anche evidenti difficoltà operative: le forme vanno girate ogni giorno e sono circa 3mila! Un compito lungo e faticoso perché le tavole di appoggio vanno lavate costantemente e nel contempo scarseggia lo spazio: appare evidente che servono strategie diverse per smaltire il formaggio in eccesso.

In quel periodo in azienda lavora come aiuto casaro Paolo Tremea, geniale e intraprendente esempio della nostra cultura rurale, da sempre acuto e attento osservatore dei fenomeni socio-economici che ci circondano. Guardandosi intorno Paolo nota il successo di un formaggio altoatesino che, tagliato a fette, si cuoce alla piastra e ben si addice ad essere usato durante le molte sagre che punteggiano anche il nostro territorio e comunque in occasione di manifestazioni di particolare richiamo e affluenza.

Paolo è un uomo di poche parole ma di molti fatti, come dimostra il suo impegno nell'associazionismo: con alcune tele da formaggio, cucite dalla moglie e inserite in un tubo di acciaio, riesce a produrre il primo formaggio da piastra a forma cilindrica. Si trattava di battezzare il nuovo entrato e allora quale miglior nome di "Colderù", in onore della zona che conferisce la maggior quantità di latte?

Per la preparazione è sufficiente porre le fette di formaggio Colderù, spesse circa un centimetro, sulla piastra ben calda o su una pentola antiaderente sempre ben calda, senza l’aggiunta di condimenti. Quando la rosolatura di entrambi i lati (2 minuti circa ognuno) ha ottenuto una colorazione dorata scura, va subito servito caldo, accompagnato da patatine fritte e verdure grigliate. Questo tipo di formaggio è ideale per dei pasti veloci, immancabile nelle feste o sagre paesane, lo si può trovare anche nei rifugi o nei locali caratteristici della zona, ma è talmente buono, versatile e veloce da preparare, che compare sempre più spesso anche sulle nostre tavole.