Formai Casel
Il formaggio tipo “Casel Bellunese” noi lo abbiamo denominato “San Gervasio”, e c'è il suo perchè!
Ecco il susseguirsi dei fatti e degli avvenimenti.
L’allevamento del bestiame per la produzione di latte e la sua conseguente lavorazione e trasformazione in formaggio e burro rappresenta uno dei pilastri dell’economia agricola del Bellunese. Le latterie sociali rappresentano il tradizionale modello di trasformazione del latte. Nel 1872, nasce a Canale d’Agordo, su iniziativa del parroco don Antonio Della Lucia, la prima latteria sociale turnaria cooperativa del neonato Regno d’Italia.
Questa era detta “kaselo o caselo” nel dialetto locale (ladinoveneto), da cui deriva il nome del formaggio. L’idea di raggruppare i piccoli allevatori del paese per lavorare il latte “a turno” in maniera tale da ridurre i costi di produzione, si impose durante quegli anni difficili. Il territorio provinciale è disseminato da piccoli e appartati Caséi dove fino a pochi anni fa avevano sede le latterie turnarie cooperative sorte attorno fine dell’800.
Alcune di esse, Casel de Celarda e Casel de Vignui ad esempio, sono restaurate e visitabili.
La Latteria di Lentiai, sempre attenta all’antica tradizione, produce il formaggio “San Gervasio”, così denominato in onore della zona che conferisce la maggior quantità di latte.
Il formaggio San Gervasio è un formaggio a pasta semicotta prodotto con latte vaccino parzialmente scremato e pastorizzato, dal sapore dolce e delicato. Viene posto nelle fascere senza essere pressato ricavando così delle forme di piccole dimensioni che ricordano l’antico sapore del Casel Bellunese. Può essere consumato fresco come formaggio da tavola gustato a temperatura ambiente oppure fuso, ma è consigliato per essere stagionato anche fino ad un anno, quando assume aromi preziosi.