Antonio Piccolotto

Nasce come latteria privata nel 1884

Fino alla fine dell’800 il latte delle nostre stalle viene malamente impiegato. Lo si utilizza, infatti, dopo accurata scrematura, quasi esclusivamente nell’alimentazione umana e nell’allevamento di vitelli e maiali. Solo un’esigua quantità di esso è destinata alla caseificazione, la cui approssimazione però dà un prodotto difettoso, che tra l’altro non si sa ancora come conservare, per cui deve essere consumato subito.

prima assemblea dei soci 16 ottobre 1926

Nel 1926 arriva la nuova latteria

Tra il 1924 ed il 1926 viene costruita la nuova latteria, l’attuale Latteria Sociale di Lentiai e quella tutt’ora esistente. E dal 1° ottobre di quell’anno si fa formaggio in essa. Il 16 ottobre 1926 ha luogo la prima importante assemblea costitutiva, la quale approva lo statuto ed elegge il suo primo presidente nella persona del dott. Guido Cristini (13.06.1887 + 05.02.1937).

Guido Cristini

Viene trasferita nel 1906

Il Caseificio viene in seguito affidato al figlio Angelo (16.02.1869 + 08.01.1932), che nel 1906 lo trasferisce in un nuovo ambiente, appositamente costruito in Via Ugo Bassi, oggi Via dei Martiri 61, in prossimità del ponte di Bardies. Di fronte alla nuova latteria, Vittorio Piccolotto, fratello di Angelo, gestisce la Trattoria al Ponte, ora abitazione Ciotta. Il nuovo locale viene costruito con tutti gli accorgimenti del caso.

Nel 1939 un evento molto importante

Nel 1939 un evento molto importante

Un avvenimento qualificante nella vita societaria della Latteria si verifica nel 1939. I caseifici di Mel, Tallandino e Lentiai si uniscono in società anonima cooperativa, con sede sociale a Mel, sotto la denominazione di Consorzio Latterie della Sinistra Piave (CO.LA.SI.PI). Tale Consorzio prevede una durata trentennale, salvo proroga, e si propone la vendita collettiva dei prodotti di caseificio.

Giuseppe Zampese

Diventa una società coop. nel 1923

Nel 1923 Angelo, la cui salute comincia a destare qualche preoccupazione, decide di smettere l’attività.Autorevoli esponenti della comunità lentiaiese, sull’esempio di Ronchena, Stabie e Colderù, si accordano nel rilevare l’avviata azienda del Piccolotto e nel dare vita ad un autonomo caseificio sociale cooperativistico. Prendono il locale in affitto e dal 1° ottobre 1923 lavorano il latte in comune, dopo aver assunto un regolare casaro.

Presidenti di Ronchena e di Stabie

Dal 1967 al 1993 un contesto difficile

La Latteria di Lentiai si trova ora a gestire un avvenire incerto. L’agricoltura locale subisce infatti già negli anni cinquanta, un calo pauroso a causa dell’emigrazione, che svuota famiglie e paesi. Rimangono gli anziani, quasi da soli, a coltivare in qualche modo la terra, grazie anche all’ausilio dei mezzi meccanici. Ma la montagna si spopola, le casere rimangono chiuse, il bosco invade le distese prative.

La nuova latteria di Lentiai-Bardies

La nuova Latteria di Lentiai-Bardies

Verso la fine dell’800, e certamente in concomitanza con quella di Toni Mat, sorge a Bardies una Latteria Sociale in casa di Francesco Largura (Checco). La casa passa in seguito al figlio Giovanni e da questi al figlio Ruggero, attuale proprietario. Nella cantina sopravvivono tuttora le vasche refrigeranti ad acqua corrente.Della Latteria di Bardies è stato possibile reperire soltanto un diploma rilasciato dalla Camera di Commercio.

progetto di ampliamento e ristrutturazione della Latteria Lentiai

Gli ultimi anni... e progetti per il futuro!

Negli ultimi anni, grazie ai contributi della Regione Veneto e della Comunità Montana Bellunese, ora Unione Montana Valbelluna, è stato possibile apportare alla latteria delle radicali ristrutturazioni, sia all’interno che all’esterno di essa. La completa sostituzione dei macchinari consente ora di disporre di modernissime caldaie riscaldate non più a fuoco di legna, ma a vapore.